MINI GUIDA – Come usare il database di LUMEN per cambiare Firenze
- silvina50100
- 28 apr
- Tempo di lettura: 3 min
1. Cos’è il database di LUMEN e perché può essere utile
LUMEN – il laboratorio urbano nato nel Parco del Mensola – ha raccolto oltre 70 esperienze di rigenerazione urbana, da Bruxelles a Palermo.
Non si tratta di teoria, ma di pratiche reali: spazi pubblici riaperti, usi temporanei, modelli di gestione collettiva, strumenti giuridici alternativi.
Il database è consultabile liberamente qui:
A cosa può servirci:
Per trovare ispirazione se abbiamo in mente un progetto
Per capire come altre comunità hanno agito
Per non partire da zero, ma da chi ha già tracciato sentieri
2. Alcuni esempi che possiamo esplorare
Communa (Bruxelles): riapertura di edifici abbandonati a fini sociali e culturali
Lo Stato dei Luoghi (Italia): rete di spazi ibridi nati dal basso
LAMA (Firenze): modelli replicabili di usi temporanei
VibeLab (Berlino): rigenerazione urbana attraverso la cultura notturna
Legambiente – Distretti di economia civile: esperienze che uniscono ambiente, cittadinanza e comunità
Nel database troviamo anche esperienze di autogestione che hanno saputo costruire relazioni nuove con le istituzioni, mantenendo autonomia e spirito trasformativo.
Pratiche fondamentali che mostrano come la città possa cambiare anche a partire da spazi liberati e restituiti alla collettività.
Tra queste:
ESC Atelier (Roma)
S.a.L.E. Docks (Venezia)
Ex Asilo Filangieri (Napoli)
Laboratorio Sociale Buridda (Genova)
Ex OPG “Je so’ pazzo” (Napoli)
Spazi nati da occupazioni e autogestioni, che nel tempo hanno costruito forme di riconoscimento, patti civici, percorsi di uso comune.
3. Come proporre un progetto al Comune di Firenze
Non esiste (ancora) un percorso semplice e codificato per chi vuole avviare un progetto di rigenerazione urbana dal basso.
Ma una strada esiste.
Possiamo inviare una proposta direttamente al Comune di Firenze.
Ecco come fare:
Scrivere un progetto: raccontare l’idea, il luogo, le attività, le ricadute sul quartiere.
Allegare, se possibile, planimetrie, foto, lettere di sostegno o collaborazioni.
Inviare tutto via PEC a: edilizia.urbanistica@pec.comune.fi.it
Nel messaggio è importante specificare:
La tipologia della proposta (uso temporaneo, progetto culturale, educativo, agricolo…)
Il nome della realtà proponente
L’ubicazione dell’intervento
Una volta ricevuta la proposta, il Comune è tenuto a rispondere e, se il progetto è ben strutturato, ad aprire un tavolo di confronto.
Non è una concessione: è un diritto riconosciuto a chi partecipa attivamente alla trasformazione della città.
4. Cosa manca ancora: una mappa pubblica degli spazi
Ad oggi non esiste un elenco chiaro e accessibile degli spazi pubblici dismessi, sottoutilizzati o inutilizzati.
E questo è un problema.
Chi vuole proporre un progetto spesso non sa dove può intervenire, né se quello spazio che ha in mente è disponibile, accessibile o vincolato.
Un database pubblico degli spazi sarebbe lo strumento minimo per facilitare la partecipazione.
Se davvero si vuole promuovere la rigenerazione urbana dal basso, questo è il passo che manca.
Solo così il patrimonio di esperienze raccolto nel database di LUMEN potrà diventare un punto di partenza per trasformare idee in azioni concrete.
5. Un orizzonte comune: trasformare insieme
Come si legge anche nella presentazione del database
“Promuovere la pratica della trasformazione generativa degli spazi pubblici dismessi è una sfida che gli enti pubblici possono affrontare solo insieme a soggetti terzi, capaci di stimolare in maniera genuina il coinvolgimento proattivo del territorio.”
Questo è l’orizzonte che abbiamo davanti.
Non possiamo trasformare la città da soli.
Ma senza la partecipazione di chi vive, cura e immagina i luoghi ogni giorno, nessuna trasformazione sarà davvero generativa.
Firenze non manca di creatività.
Le idee ci sono. Gli strumenti iniziano a esserci.
Ora serve aprire le porte. E cominciare.