Il nostro cervello è sensibile a stimoli che richiamano l'abbondanza.
Cosa si prova di fronte ad un bel paesaggio di natura rigogliosa, con uno specchio di acqua calma al tramonto o all'alba? Pace, tranquillità, bellezza... no?
Ci sono diverse spiegazioni psicologiche e neuroscientifiche dietro questo fenomeno.
Uno degli aspetti chiave è il concetto di "abbondanza percettiva": il nostro cervello è cablato per riconoscere e rispondere positivamente a segnali di abbondanza visiva, come colori, forme piacevoli e schemi ripetitivi. Questi stimoli possono attivare regioni del cervello associate alla ricompensa e al piacere, inducendo una sensazione di soddisfazione e piacere estetico.
Il concetto di abbondanza è associato a emozioni positive come gioia, gratitudine e fiducia nel futuro. Vedere forme o immagini che evocano questa sensazione può quindi innescare una risposta emotiva positiva nel nostro cervello.
Anche il condizionamento culturale e personale possono influenzare la nostra percezione di ciò che richiama l'abbondanza. Ad esempio, per alcune persone, forme che evocano ricchezza, opulenza o natura rigogliosa possono essere particolarmente appaganti, mentre per altri forme semplici e pulite arricchite di colore, possono suggerire un senso di pace interiore. Generalmente la natura rigogliosa richiama un senso di benessere in tutti noi: la parte più antica del nostro cervello è ricompensata da un senso di abbondanza di risorse e dunque di facile sopravvivenza e sicurezza.
In un luogo invece che trasmette un senso di scarsità, dove le risorse sembrano limitate, difficili da ottenere e i colori sono spenti, si genera un senso di ansia e preoccupazione che ti avvolge mentre osservi o ti muovi in questo ambiente, sentendo il peso costante della mancanza e della privazione che potrebbero minare alla tua sopravvivenza.
La scarsità visiva e percettiva negli ambienti che ci circondano, può plasmare profondamente la percezione di se stessi e del mondo circostante, alimentando un senso di insicurezza e insoddisfazione: ti ritrovi a cercare costantemente di proteggere ciò che hai, accumulando risorse in modo caotico e mantenendo un atteggiamento di sospetto verso gli altri.
Ciò di cui siamo circondati ci influenza costantemente: costruire ambienti accoglienti, armoniosi e abbondanti rende più felice la nostra vita.
Nemici di questa armonia sono dunque l'estremo minimalismo, l'assenza di colore e piante, ma anche il caos e il disordine, ovvero riempire per riempire o accumulare senza dei criteri.
In un ambiente di abbondanza armoniosa, ti sentirai supportata/o e nutrita/o, sia fisicamente che emotivamente. La fiducia nel futuro si rafforza e ti sentirai ispirata/o a fare scelte che riflettano i tuoi obiettivi a lungo termine, anziché le tue preoccupazioni immediate. La generosità e la condivisione diventano pilastri fondamentali della tua esperienza, poiché ti rendi conto che c'è abbastanza per tutti e che la tua felicità è legata anche al benessere degli altri.
Come sono gli ambienti intorno a te? Ti piacerebbe fare un test di auto osservazione per migliorare i tuoi ambienti e contornarti di abbondanza?
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